Soroptimist International d'Italia

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lunedì 7 dicembre 2015

Premiazione del concorso per sensibilizzare i giovani sulla 'violenza e la discriminazione di genere', vincitrice la 3^ AFM di Verrès

Quattro classi delle Scuole Superiori valdostane hanno aderito al concorso proposto dal Soroptimist Club Valle d’Aosta, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale all’Istruzione e Cultura dal titolo: “ La violenza e la discriminazione di genere: che cosa ne pensi?”.
La premiazione del Concorso è avvenuta mercoledì 25 novembre presso la Biblioteca nell’ambito delle iniziative organizzate dalla regione Valle d’Aosta per la“ Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”.

Le classi 3a AFM del’Istituto Tecnico Professionale “Brambilla” di Verrès, 4 B del Liceo Linguistico “E. Bérard” di Aosta,  2A e 2B dell’Institut Agricole Régional di Aosta hanno presentato quattro video particolarmente significativi sul tema della violenza sulle donne.
Nei progetti presentati i ragazzi hanno analizzato le difficili problematiche legate alla violenza di genere, inventando storie sull’argomento, mettendosi "in gioco” come attori attraverso la recitazione, le interviste o la danza.
La Commissione Scuola del Soroptimist ha valutato i video presentati attribuendo 4 premi  in denaro alle classi partecipanti, con due ex equo al terzo posto.

La classe vincitrice è stata la 3a AFM del’Istituto Tecnico Professionale “Brambilla” di Verrès, in quanto ha originalmente proposto un filmato sotto forma di spot, che sposta l’analisi della violenza dall’ambito femminile che la subisce a quello maschile che ne è causa.


I nostri commenti ai lavori presentati

I video prodotti dalle classi partecipanti al Concorso “La violenza e la discriminazione di genere: che cosa ne pensi?” sono stati occasione di arricchimento per tutti noi che abbiamo in modi differenti partecipato a questo evento (organizzando, lavorando in prima persona o anche solo visionando i video).
Dai lavori presentati possiamo constatare come i ragazzi, in seguito agli stimoli avuti dai Docenti e sotto la loro guida, hanno interiorizzato le difficili problematiche legate alla violenza sulle donne: si sono messi “in gioco” come attori, sono diventati un gruppo che scrive e inventa storie sull’argomento o che, attraverso il linguaggio del corpo, mette in evidenza le diverse sfaccettature e i simboli associati alla violenza di genere.
Per le classi, il lavoro svolto ha comportato non solo la messa in comune di dati e informazioni, ma anche la condivisione delle strategie di comunicazione e della loro realizzazione.
L’impegno nel progetto è stato sicuramente un momento di crescita importante per i singoli ma soprattutto per l’intero gruppo classe, aspetto che penso sia uno degli obiettivi importanti per un educatore o per un genitore.
Crediamo inoltre che per noi adulti la partecipazione a questo evento sia stato occasione non solo di ulteriore focalizzazione sull’argomento “violenza”, ma anche di spunti di  riflessione. Usciamo tutti da questo incontro con la consapevolezza, la convinzione e l’ulteriore conferma che i giovani, se opportunamente stimolati e guidati,  possono darci moltissimo e possono anzi stupirci per il loro coinvolgimento e per la profondità dell’analisi.
Visionando i lavori prodotti si nota che innanzitutto che essi, pur ruotando intorno allo stesso argomento, si diversificano per contenuto e realizzazione.. Sicuramente ciò è dovuto al fatto che i ragazzi hanno età diverse e quindi sensibilità diverse rispetto alle problematiche proposte. Tutti i video
Tutti i I video raggiungono lo scopo del concorso e sono in maniera diversa ricchi di riflessioni, di attenzioni ai risvolti sociali e psicologici del problema affrontato. A volte i contenuti sono espressi dalle parole, altre volte si trovano nascosti dietro la scelta delle inquadrature, delle espressioni dei volti e dei corpi o delle simbologie.
La sensibilità agli stimoli esterni (testi, giornali, TV, media, filmati,…) insieme all’impronta data alle classi dai loro Docenti hanno portato  ricchezza e varietà.

La Commissione Scuola del Soroptimist Club Valle d’Aosta



I GIUDIZI della GIURIA

·                Nel video della 2a A dell’Institut Agricole Régional, ci ha particolarmente colpito l’analisi delle diverse forme di violenza fisica e psichica, fatta attraverso le quattro storie scritte dai ragazzi stessi, e la sottolineatura finale sulla necessità  di denunciare le violenze per “uscire dal tunnel”.
Il ricorso ad alcune indicazioni di dati numerici relativi alla violenza di genere segnala un buon livello di approfondimento con un’analisi oggettiva dei dati. Interessante ed appropriata al tema proposto e ai destinatari ci è sembrata anche la scelta delle musiche e dei loro testi.

·                Nel lavoro della 2a B dello IAR, dal titolo “ Abituata a..”, è interessante la scelta di affrontare il problema dello stalking: a partire da una storia scritta dai ragazzi stessi si pone l’attenzione sul fatto che questo atteggiamento lascia nelle donne un segno difficile da cancellare, anche quando la prevaricazione maschile sembra essere superata.
            Sono inoltre apprezzabili, a conclusione del video, le interviste a coppie formate da un ragazzo e da una ragazza. La modalità scelta interiorizza l’analisi fatta, la arricchisce e la sottolinea con “commenti” personali, che coinvolgono anche la parte maschile della classe. Tutto ciò ben risponde agli obiettivi che il Concorso si proponeva di raggiungere, poiché il problema “violenza di genere” riguarda tutta la Società e qualsiasi sesso.

·                La realizzazione della 4a B del Liceo linguistico “E. Bérard” di Aosta analizza la violenza domestica e risulta originale ed efficacemente ricca di simboli. Ci è piaciuta sia per l’alternanza di parti “recitate” senza parole con parti danzate, sia per l’uso del bianco e nero e del colore nelle diverse sequenze del video. E’ interessante inoltre il passaggio dalla solitudine della prima danza alla coralità della coreografia di gruppo, a sottolineare l’utilità del gruppo nella presa in carico dei problemi dei singoli.   

·                Il filmato proposto sotto forma di spot dalla III AFM dell’Istituto Tecnico professionale “Brambilla” di Verrès, dal titolo “Sì, questo è un uomo”, si distingue per l’originalità dell’impostazione, che sposta l’analisi della violenza dall’ambito femminile che la subisce a quello maschile che ne è la causa.
In particolare ci è sembrata importante la scelta di presentare nella stessa scena modelli maschili “violenti” in opposizione a comportamenti maschili che li contrastano.
Le sei storie presentano situazioni e ambienti diversi in cui la violenza si verifica e la loro sceneggiatura analizza le problematiche in modo corale. Particolarmente apprezzabile è anche la coralità della scena finale.
I ragazzi per la realizzazione dello spot si sono confrontati con professionisti per meglio conoscere la tecnica affinché la comunicazione fosse più efficace.
E’ motivo quindi di plauso per loro e di soddisfazione per noi il fatto che lo spot preparato per il Concorso verrà utilizzato per una campagna contro la violenza in tutte le scuole della Bassa Valle.